Sailor Moon non nasce dal nulla. Come tutte le idee geniali arriva da qualcosa che è nato prima di lei e da lì prende ispirazione o semplicemente spunti. Abbiamo parlato di svariati “antenati” di Sailor Moon e oggi tocca a colei che tutti abbiamo amato da ragazzini: Stilly.
Perché parliamo di Stilly? Perché storicamente è considerata la prima ragazza magica dotata di un compact ossia uno specchietto che le consente di trasformarsi.
Ma Stilly, per come la conosciamo, non è sempre stata dotata di uno specchietto. Tutto parte con il gag manga di Fujio Akatsuka, re del gag manga, serializzato su Ribon di Shueisha nel 1962.
Nella storia lo specchio di Stilly, uno specchio grande da camera, si rompe. La ragazzina, vera amante degli specchi, lo seppellisce in giardino e per premiarla un misterioso figuro detto spirito degli specchi, lo sostituisce con uno specchio magico che consente a Stilly di trasformarsi in qualunque persona desideri. Si tratta di uno dei primi maho shojo , vagamente ispirato a Vita da strega (leggete qui se volete saperne di più: Heroica). E fin qui è tutto abbastanza regolare, ma è nel 1969 quando i produttori di Toei animation (sempre loro!) decidono di farne un anime che le cose cambiano: non essendo molto pratico in animazione far trasformare Stilly con uno specchio da camera, la dotano di un compact e da lì tutte o quasi le successive maghette saranno dotate di oggetti simili.
Qualche curiosità:
- Il nome originale di Stilly è Akko Kagami. Kagami significa “Specchio”.
- La prima versione del manga di Stilly (ne esistono tante altre più simili all’anime) l’abbiamo letta, anche se incompleta, sulle pagine del settimanale Candy Candy edito da Fabbri editore.
- A doppiare Moko, la miglior amica di Stilly, è Anna Marchesini!
- La frase di trasformazione di Stilly “Tekemaya Mayakon” in giapponese è “Tekumaku MayaKon” che è la contrazione di “Technical magic my compact”. Anche la frase che le serve per tornare al suo aspetto originale è un gioco di parole: “Ramipus Ramipus Ru ru ru” è infatti Supermirror (che in giapponese diventa Supamiraa) letta al contrario secondo il sistema sillabico giapponese.
- Di Stilly esistono varie versioni ma le più famose in Italia sono quelle dei due remake animati degli anni ’80 e ’90 e cioè “Un mondo di magia” e “Stilly e lo specchio magico”.
Alla prossima con gli antenati di Sailor Moon! E ricordatevi che dal 19 settembre lanceremo la mostra per il venticinquennale italiano al Mufant di Torino. Ma ne parliamo domani!
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