Chi è Naoko Takeuchi – 1

Marzo è un mese di ricorrenze per il franchise di Sailor Moon: il 7 marzo 1992 andava in onda il primo episodio della serie televisiva, il 6 marzo 1993 andava in onda il primo episodio di Sailor Moon R, il 19 marzo 1994 iniziava Sailor Moon S, il 4 marzo 1995 toccava a Sailor Moon SuperS e il 9 marzo 1996 debuttava Sailor Stars, ma di tutte le ricorrenze, quella più importante, perché altrimenti Sailor Moon non sarebbe esistita, è sicuramente quella del 15 marzo 1967: la nascita di Naoko Takeuchi, la tanto amata e odiata autrice della nostra serie preferita. Perché odiata? Ci arriveremo! 

naoko_takeuchi_cosplayer

Naoko Takeuchi nasce il 15 marzo 1967 a Kofu nella prefettura di Yamanashi.  Tutto sommato sembra che fino ai vent’anni la sua vita sia stata relativamente tranquilla. Studi normali e una famiglia composta da mamma Ikuko, papà Kenji e fratello Shingo (vi dicono niente questi nomi? Sono gli stessi della famiglia della nostra Usagi-chan!). Da sempre appassionata di manga, tra i suoi titoli preferiti c’è quello che ha fatto sognare milioni di bambine in tutto il mondo: “Candy Candy” di Kyoko Mizuki e Yumiko Igarashi, pubblicato sulle pagine del magazine per ragazze “Nakayoshi”. Anche Naoko come ogni bambino giapponese ha pensato di diventare un’autrice di manga, ma il desiderio diventa più intenso solo intorno al terzo anno delle scuole superiori.
Appassionata di astronomia, si iscrive al club dedicato nella sua scuola e in mezzo agli studi riesce anche a scrivere 4 manga di cui uno “Yume Janai ne?” (Non è un sogno, vero?) viene pubblicato sul numero di giugno 1985 di Nakayoshi Deluxe. Si tratta di una breve storia di sole 36 pagine nel quale il tratto della Takeuchi è ancora molto simile a quello di tante sue colleghe anche più blasonate come Etsuko Maeda, autrice di “Peppermit age”, uno shojo scolastico all’epoca molto in voga che ricorda un Beverly Hills alla giapponese e di cui ora non si ricorda più nessuno.
Nonostante la pubblicazione sul supplemento della sua rivista preferita, comunque Naoko continua gli studi e si iscrive alla facoltà di chimica presso l’università Kyoritsu e successivamente all’omonimo istituto farmacologico, continuando ad alternare studio e lavoro laureandosi con una tesi intitolata “Gli effetti intensificati delle azioni trombolitiche dovute agli ultrasuoni” (perdonatemi la traduzione approssimativa, ma non so nulla di certe cose!).

 

 

A sinistra “Peppermint age” e a destra “Yume janai no ne”

 

Nel settembre del 1986 debutta come autrice professionista sempre su Nakayoshi Deluxe grazie alla storia intitolata “Love call” con la quale vince il premio di Nuovo artista indetto da Nakayoshi, anche se è “Kare wa no sugar” del 1984 l’opera più vecchia della nostra Naoko di cui si abbia notizia. A quel punto, la vita della Takeuchi diventa un po’ difficile perché viene assunta all’ospedale Keio ma allo stesso tempo non vuole abbandonare i manga, nonostante sappia che lavorare come fumettista è molto rischioso: basta un solo errore e un picco in ribasso del gradimento dei lettori e si ritroverebbe a dover rinunciare per sempre al disegno. Così, per 3 anni la sua vita diventa simile a quella di un supereroe: farmacista di giorno e fumettista di notte. La nostra riesce a reggere questi ritmi per circa un anno e mezzo fino a che sul finire del 1990 non decide di dedicarsi soltanto ai manga lasciando il suo lavoro sicuro e lanciandosi in un’avventura intitolata “The cherry Project”, un manga sul pattinaggio artistico che le regalerà una fortuna inaspettata e la farà entrare nell’olimpo delle mangaka affermate. Ancora non è la numero 1, ma manca poco alla svolta della sua vita, grazie alla famosa marinaretta che tutti amiamo.

Takeuchidesign

Naoko (a destra) e Kazuko Tadano (sinistra)

2 thoughts on “Chi è Naoko Takeuchi – 1

  1. In sostanza, il tratto anni ’80 (che risentiva molto dell’autrice di Kiss me Licia) era meno abbozzato rispetto a quello futuro… ahaha XD
    Oh, mica sapevo che addirittura lavorava in ospedale…! Scelta coraggiosa, ammiro la gente così! 🙂

    Moz-

Lascia un commento